La Casa di accoglienza sorse nel 1890 come Casa di convalescenza. L ' iniziativa ebbe lo scopo di assistere donne dai 12 ai 60 anni bisognose di cure dopo un periodo di malattia trascorso a casa o in ospedale. Particolare attenzione era rivolta a giovani affette o a rischio della tubercolosi. Nel 1930 la Casa di convalescenza venne trasferita sulla collina di Settignano nella Villa di proprietà dei Sig.ri Placci. Nel 1932 la Villa ne divenne la sede definitiva quando la Sig.ra Adelaide Placci morì e donò la casa a quest'opera. L'opera dava la possibilità di ospitalità temporanea da 1 a 3 mesi in vista di un ristabilimento della persona. La casa già nel 1932 usufruiva di una convenzione con il Comune di Firenze che assicurava la metà delle rette per le persone povere, mentre per il resto si provvedeva con aiuti privati. L'opera è stata gestita da istituzioni religiose con il sostegno di un Comitato di signore volontarie. Dopo la guerra (1946) e fino al 1993 la Casa fu affidata in gestione all'Istituto Religioso dell'Opera Ritiri, che portò un innovamento nello spirito di accoglienza dandoli un'impronta più personalizzata. Nel frattempo il Comitato aveva ritenuto necessario, (in particolare la signora Lucia Banti Salani che se ne era assunta la responsabilità), di dare una forma giuridica all'Opera e nel giugno del 1988 fu eretta in ente morale come Fondazione "Opera Casa Adelaide Placci" con un proprio consiglio di amministrazione. La Fondazione (ora O.N.L.U.S.) come tale, iniziò la sua attività a tutti gli effetti il 1° gennaio 1990. Quando l'Opera Ritiri lasciò l'attività, la Fondazione si trovò nella necessità di gestire direttamente la Casa. Decise di costituire una comunità religiosa che oltre ad essere un riferimento fisso per tutta l'attività, potesse continuare quell'assistenza morale e religiosa alle ospiti che la Fondazione si prefigge statutariamente.